Partito di Alternativa Comunista

Brasile: fondata la Conlutas

Pc Rol è impegnato in un confronto con altre organizzazioni trotskiste per la rifondazione dell’Internazionale: in particolare con la Lit-Ci (Lega Internazionale dei Lavoratori-Quarta Internazionale) e con la Ft-Ci (Frazione Trotskista-Quarta Internazionale). In questo quadro pubblichiamo un articolo di un dirigente della Lit-Ci (l'articolo è relativo all'intervento sindacale della sezione brasiliana, il Pstu, la principale forza di opposizione a Lula).

 

Brasile: fondata la Conlutas

Nasce un’alternativa di direzione per i lavoratori

 

Bernardo Cerdeira*

 

Nel maggio di quest’anno, i 3.232 partecipanti al Congresso Nazionale dei Lavoratori (Conat) fra i quali 2.794 delegati sindacali e di opposizioni sindacali hanno fondato una nuova organizzazione sindacale, studentesca e popolare in Brasile: il Coordinamento nazionale delle Lotte (Conlutas è la sigla in portoghese).

La Conlutas rappresenta un fatto nuovo nel panorama del movimento dei lavoratori brasiliani, tanto per le sue caratteristiche quanto per le sue posizioni politiche e la sua genesi. Il Congresso costitutivo ha definito il suo carattere politico e le sue risoluzioni. Un’organizzazione che si proclama, sin dal principio, indipendente dallo Stato borghese, dal governo e dai padroni, in totale opposizione alla Centrale Unica dei Lavoratori (Cut), diretta dal Pt, che partecipa e difende il governo Lula e le sue politiche neoliberali. La Conlutas, al contrario, di definisce come un’organizzazione di lotta, democratica e che difende e pratica la solidarietà internazionale fra i lavoratori.

 

Le risoluzioni politiche

 

Il Conat ha discusso un bilancio del governo Lula ed ha trovato un ampio accordo nel caratterizzarlo come un governo di “fronte popolare”, cioè un governo borghese del quale fanno parte rappresentanti di partiti e organizzazioni opportunisti e traditori del movimento operaio e popolare e che mette in pratica una politica proimperialista ed antipopolare.

In quella sede è stata approvata una serie di campagne nazionali di fondamentale importanza come la Campagna contro il pagamento del debito interno ed estero; la Campagna contro la Riforma Sindacale e del lavoro che ha visto l’eliminazione di conquiste storiche dei lavoratori; la Campagna per l’annullamento della Riforma del sistema pensionistico. È stato altresì approvato un Piano d’Azione per collegare queste campagne all’unificazione delle lotte e delle discussioni degli Accordi.

Sul terreno internazionale le principali risoluzioni del Congresso sono state il pronunciamento contro le occupazioni militari imperialiste come quella dell’Irak e di Haiti; l’appoggio al popolo palestinese; contro l’Alca; per il rifiuto del pagamento del debito interno ed estero dei paesi sfruttati ed in difesa delle sue ricchezze naturali, come nel caso del gas boliviano.

 

Carattere e direzione della nuova organizzazione

 

La decisione di fondare la Conlutas è stata approvata con entusiasmo, praticamente all’unanimità, dimostrando chiaramente che il Conat era il punto più avanzato di un oggettivo processo di rottura con la Cut ed evidenziava la necessità urgente di costruire una nuova alternativa di direzione.

Una risoluzione di grande importanza è stata quella sulla caratterizzazione della Conlutas. È stato approvato che la Conlutas aspira ad essere un’organizzazione di massa che abbracci l’insieme dei settori sfruttati ed oppressi della società: la classe operaia, i contadini, gli studenti ed altri settori popolari. Questa forma d’organizzazione, che supera la pura e semplice organizzazione sindacale dei lavoratori, è inedita nel Paese.

L’obiettivo è unire la lotta dei lavoratori delle città con le rivendicazioni per la terra, la casa, l’educazione e la salute pubbliche, la difesa delle risorse naturali, contro la discriminazione razziale e sessuale e molte altre, imprimendo loro una dinamica anticapitalista ed antimperialista.

Infine, il Conat ha approvato un funzionamento della Direzione nazionale della Conlutas come un coordinamento aperto, formato da rappresentanti di entità e non da un Direttivo. Questa decisione è stato un importante risultato perché risponde ad un sentimento antiburocratico che proviene dalla pessima esperienza con una direzione “verticistica” come è stata quella della Cut. E, d’altra parte, facilita l’integrazione di nuovi settori ed entità alla Conlutas che possono essere aggregati immediatamente al Coordinamento.

 

Principi, programma e statuti

 

I principi della Conlutas, votati nel Conat, si basano sui valori fondamentali del movimento operaio, quali l’unità per le lotte, l’indipendenza di fronte ai governi, i padroni e lo Stato, l’autonomia rispetto ai partiti politici e la solidarietà internazionale fra i lavoratori.

Il programma votato ha cercato di riscattare le principali e più progressive bandiere di lotta che il movimento operaio brasiliano ha accumulato nei suoi ultimi 25 anni di lotte. È importante sottolineare che sia nel programma che nei principi è esposta la difesa del socialismo.

Infine, gli statuti sintetizzano ciò che rappresenta la Conlutas, riassumono i suoi principi, il suo funzionamento, regolamenta il suo Congresso, il funzionamento della Direzione.

 

Come sorge la Conlutas

 

La Conlutas è il frutto di un processo di riorganizzazione della classe lavoratrice brasiliana e la sua fondazione segna un nuovo ciclo nella storia del nostro movimento operaio. Nasce come una reazione alla bancarotta politica della Cut, processo che ha inizio negli anni Novanta e si conclude con le elezioni che portano Lula al governo nel 2002 e trasformano la Cut nel suo docile strumento governativo all’interno della classe operaia brasiliana.

In precedenza, la Cut era analogamente stata il prodotto di un processo di riorganizzazione dei lavoratori brasiliani. Alle sue origini essa fu il risultato della lotta contro la dittatura militare (che governò il Brasile dal 1964 al 1984) e dei grandi scioperi degli anni 1978 e 1979 capeggiati da Lula. La Cut fu fondata nel Congresso Nazionale della Classe Lavoratrice (il Conclat) del 1983. Era, ai suoi primordi, una Centrale combattiva, democratica e classista, e la sua fondazione costituì un progresso molto importante per i lavoratori del Brasile.

Tuttavia, negli anni Novanta, la direzione della Cut (la stessa direzione del Pt, e cioè Lula e la sua corrente, la Articolazione) fu sempre più conciliativa con l’offensiva neoliberale che si impose in quegli anni. La direzione della Cut cominciò a negoziare con i governi e col padronato la resa delle conquiste storiche di classe. Oltre a questo, la sua direzione impose un accelerato processo di burocratizzazione interna che eliminò i meccanismi democratici che derivavano dalla sua fondazione e garantì la maggioranza attraverso la frode ed il controllo burocratico.

Dopo l’elezione di Lula, la direzione della Cut portò questo sindacato non solo a collaborare con il governo e la borghesia quanto ad essere una propaggine del governo e uno strumento di difesa e applicazione della sua politica all’interno del movimento sindacale. Vari suoi ex dirigenti il più noto dei quali l’ex presidente del sindacato ed ex presidente del sindacato dei metallurgici dell’Abc, Luiz Marinho, nominato Ministro del Lavoro passarono a far parte del Governo.

La Conlutas è una delle espressioni del rifiuto da parte dei lavoratori di questa deriva “governista” della Cut, rifiuto che si è già manifestato con lo sciopero degli impiegati pubblici contro la nuova riforma pensionistica del governo Lula, nel 2003, quando la Cut si collocò dalla parte del governo e difese la sua riforma contro i lavoratori. La Conlutas incomincia a costruirsi intorno alla lotta contro la Riforma Sindacale agli inizi del 2004.

L’esistenza della Conlutas benché minoritaria rispetto alla Cut ed agli altri sindacati assume un enorme significato per la classe lavoratrice in Brasile. La classe si è attrezzata per far sì che gli stessi lavoratori possano organizzare le loro lotte e combattere la politica neoliberale del governo Lula e la sua alleanza con la borghesia brasiliana.

La Conlutas rappresenta contemporaneamente, in prospettiva e nell’immediato, la possibilità che i lavoratori brasiliani costruiscano un’organizzazione di massa che possa preparare la lotta per le loro istanze e, d’altra parte, un’alternativa di direzione per i lavoratori brasiliani di fronte alla bancarotta delle loro direzioni tradizionali.

 

Il processo di riorganizzazione prosegue e si approfondisce

 

Nei mesi successivi al Conat, il processo di riorganizzazione non solo è proseguito, quanto si è approfondito ed apre spazi per ampliare l’influenza della Conlutas. Nel luglio di quest’anno, il Sindacato dei Lavoratori dello Stato di Rio de Janeiro (che riunisce docenti e non-docenti ed è una delle più grandi organizzazioni sindacali dello Stato) ha realizzato un referendum per decidere se il Sindacato avrebbe dovuto continuare nell’affiliazione alla Cut o meno. Hanno votato 18.000 iscritti ed il 62,64 % ha detto no alla Cut. Al tempo stesso si sono svolte le elezioni per la direzione del Sindacato. La lista appoggiata dalla Conlutas, che si è confrontata con altre quattro liste, ha ottenuto il maggior numero di voti con il 33,6 %.

Altro esempio importante è la recente sconfitta della Cut e di Forza Sindacale (il secondo sindacato del paese, legato a partiti borghesi) nell’elezione del Sindacato dei Metallurgici di Volta Redonda, sempre nello Stato di Rio de Janeiro. Quest’organizzazione rappresenta, in altre imprese, i metallurgici della Compagnia Siderurgica Nazionale, la seconda del Paese e uno dei simboli della lotta della Cut. Nel 1988 i lavoratori proclamarono uno sciopero con l’occupazione della siderurgica, repressa dall’Esercito che uccise tre operai. Lo sciopero commosse il paese alla vigilia delle elezioni municipali, risultò un trionfo perché consentì la conquista di una giornata lavorativa di sei ore e fu uno dei fattori della crescita elettorale quell’anno del Pt.

Da allora, Cut e Forza Sindacale si alternarono a capo del Sindacato, disputando burocraticamente il controllo dell’apparato. Forza Sindacale appoggiò la privatizzazione dell’impresa negli anni Novanta.

Tuttavia, le liste legate a questi due sindacati sono state sconfitte da un’alternativa che si presentava come “indipendente” con un settore che si rivendica della Conlutas. La lista si è impegnata nella realizzazione di un referendum affinché i lavoratori decidano a quale centrale deve affiliarsi il Sindacato.

Tra i lavoratori del petrolio si verifica un processo simile di accelerazione dell’esperienza dei lavoratori con la Cut e particolarmente con la Federazione Unica di Petroliere (Fup), legata a questa centrale. Sotto il governo Lula, la relazione della Fup con la direzione di Petrobrás, l’impresa statale che raggruppa il settore più organizzato e con tradizione di lotta delle petroliere, si è trasformata in una collaborazione organica.

Tra l’altro, la Fup difende la proposta di Petrobrás di cambiare il Piano Pensione dei lavoratori, riducendo significativamente il valore delle pensioni. Questo piano è chiamato “rinegoziazione” perché per legge è necessario che ogni lavoratore aderisca individualmente.

Nel XII Congresso della Fup, realizzato nell’agosto scorso, il suo direttivo difese a spada tratta l’appoggio alla “rinegoziazione”. Ugualmente, nella misura in cui c’era un forte rifiuto alla proposta, è stato costretto a ricorrere alla frode per approvarla.

Il risultato di ciò è stato che il 40 % dei delegati presenti si è ritirato dal Congresso. A partire da quest’esito, tali delegati hanno formato dapprima un Blocco di Opposizione alla Fup, dopo un Comando Nazionale ed infine un Fronte Nazionale dei Petroliferi (Fnp) che si propone di essere un’alternativa alla Fup, spingendo la lotta contro la “rinegoziazione” e la campagna per l’accordo del settore.

 

La Conlutas è un’espressione nazionale di una riorganizzazione internazionale

 

Si può comprendere quello che sta avvenendo nel movimento operaio del Brasile e la nascita della Conlutas solo alla luce della lotta di classe internazionale, dalla caduta dei regími dell’Est europeo nell' '89-'90.

Benché sia vero che questo fatto ha permesso congiunturalmente l’apertura di una fase reazionaria, perché l’imperialismo ha approfittato dell’assenza di direzioni rivoluzionarie in questi processi, il fenomeno più importante è stata la crisi storica dell’apparato stalinista che ha aperto la strada per lo sviluppo di nuove organizzazioni e direzioni in tutto il mondo.

Oggigiorno, quel processo che chiamiamo riorganizzazione del movimento di massa si manifesta sotto l’egida dell’ascesa che vive il continente latinoamericano. Il processo incomincia quando le direzioni opportuniste del movimento operaio aderiscono alla politica neoliberale e passano ad appoggiare i governi proimperialisti.

Inoltre, benché l’esistenza della Conlutas sia parte di un fenomeno della lotta di classe nazionale ed internazionale, bisogna dire che il fattore cosciente, l’esistenza di un’organizzazione rivoluzionaria, il Pstu, Partito Socialista dei Lavoratori Unificato, con una grande influenza politica su questo processo, e legato ad un’Internazionale, la Lit, Lega Internazionale dei Lavoratori, è stata fondamentale per il suo sviluppo e rinvigorimento.

I fattori obiettivi (l’esperienza col governo Lula e col tradimento delle direzioni, l’esperienza con lo sfruttamento, gli esempi internazionali) sono stati fondamentali e necessari per lo sviluppo della Conlutas ma non sarebbero sufficienti perché quell’organizzazione arrivi ad organizzarsi pienamente senza una direzione politica. È stato necessario un progetto, una politica ed una direzione che presiedesse alla sua realizzazione.

Il partito rivoluzionario, elemento decisivo nella momenti topici della lotta di classe, si costruisce in un processo di anni insieme alle lotte ed allo sviluppo della classe operaia. La sfida per il Pstu è riuscire ad aiutare la Conlutas a costruirsi come un’organizzazione di massa che si candidi come alternativa di organizzazione quando irrompa la rivoluzione brasiliana e, d’altra parte, a convincere i suoi migliori attivisti ad associarsi al compito di attrezzarsi in modo decisivo per il suo trionfo: il partito rivoluzionario.

 

[Riquadro]

Le rappresentanze nel Congresso

 

I 2.794 delegati al Conat rappresentavano 581 delegazioni, essendo 205 i Sindacati in cui si facevano rappresentare i settori maggioritari dei direttivi (in Brasile i Sindacati sono unici, per ramo - tessile, metallurgico, chimico - e raggruppano imprese di municipi vicini); 18 Sindacati con rappresentazione della minoranza del direttivo; 8 federazioni Sindacali (sindacati statali o nazionali); 118 Opposizioni Sindacali (settori d’opposizione che rappresentano minoranze nei loro sindacati); 58 organizzazioni del Movimento Popolare (contadini Senza-terra, settori urbani senza-casa, ecc.) e 174 delegazioni di Associazioni (organizzazioni per Facoltà) e Federazioni (per Università) di Studenti.

Il settore sindacale ha rappresentato la principale forza della Conat con 349 delegazioni (60 % del totale) seguito dal settore studentesco (universitario e secondario) con 174 delegazioni (30 %) e dal Movimento Popolare che aveva 81 delegazioni (10 % del totale).

Nel Congresso sono state presenti delegazioni di 22 dei 26 Stati del Brasile ed il Distretto Federale (dove si trova la capitale, Brasilia). Le delegazioni più grandi sono state quelle di San Paolo (107 delegazioni e 835 delegati); Minas Gerais (99 delegazioni e 459 delegati) e Rio di Janeiro (60 delegazioni e 456 delegati), i tre Stati più popolosi ed economicamente più forti del paese.

 

 

*Dirigente della Lit-Ci

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